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martedì 12 ottobre 2010

Casamassima (BA): giovane gay insultato e picchiato dal branco

Nuovo episodio di violenza e discriminazione torna a scuotere la comunità gay italiana. A farne le spese, questa volta, è stato un 17enne di Casamassima, cittadina a pochi chilometri da Bari, il quale è stato accerchiato, umiliato e preso a botte da una coppia di giovani omofobi. La sera del 29 settembre scorso non sembrava diversa da tante altre serate di fine estate, una passeggiata e una chiacchierata con il migliore amico nella piazza principale del paese, ma a rompere la routine di quel mercoledì ci ha pensato un branco di ventenni, ignobile ma ormai consueto protagonista di tante vicende di omofobia di casa nostra, i quali hanno avvicinato i due ragazzi in macchina. Il conducente e il passeggero, evidentemente annoiati e infastiditi dalla presenza del giovane, hanno iniziato a deridere pesantemente il 17enne sulla sua presunta omosessualità.



La vittima, seccata dalla continue offese, ha risposto a tono agli sfottò, ma una frase in particolare ha scatenato l’ira dei due, che nel frattempo si erano allontanati in auto: “Vedi che su quella strada si fanno molti incidenti”. Gli occupanti del veicolo, evidentemente vogliosi di menare le mani, hanno fatto immediatamente inversione di marcia, sono scesi dall’automobile e da li è nato un accesso diverbio tra i tre, fino al triste epilogo: uno dei due maggiorenni ha bloccato il 17enne mentre l’altro lo riempiva di pugni sul volto e di calci, fino a farlo sanguinare copiosamente.Resosi conto della brutalità del loro gesto, i due aggressori sono subito scappati a gambe levate.Il giovane è stato soccorso dai genitori e trasportato poi all’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, dove ha avuto una prognosi di tre giorni per le conseguenze della rottura del setto nasale.

Su questa spregevole vicenda di violenza stanno indagando i Carabinieri di Gioia del Colle, a cui il minore ha raccontato l’episodio, fornendo anche una descrizione degli aguzzini ma non sporgendo però contestuale denuncia.Secondo gli investigatori, il 17enne è molto spaventato e teme una ritorsione dei due aggressori, evidentemente concittadini della vittima.Purtroppo non si tratta del primo caso di omofobia in terra pugliese: già nel maggio scorso il vicepresidente di Arcigay fu riempito, all’uscita da un bar del quartiere Poggiofranco, di minacce e insulti da parte di un gruppo composto da otto persone. Proprio la sezione barese di Arcigay ha rilasciato una dichiarazione in merito a questo triste avvenimento: “Quante altre violenza fisiche e psicologiche dovranno pesare sulla dignità delle persone gay e transessuali, prima che l’omotransfobia venga riconosciuta ufficialmente come vero e proprio atto di razzismo? Quanto manca perché venga estesa l’efficacia della legge Mancino agli atti di violenza contro omo e transessuali? Il mondo politico dovrebbe preoccuparsi di salvaguardare tutte e tutti i cittadini, anche quelli omosessuali e transessuali. L’Italia – sottolinea il presidente del comitato provinciale, Francesco Camasta – invece è uno degli ultimi paesi nell’UE a non avere ancora nessuna legge contro l’omotranfobia. Del pari il Sindaco Emiliano dovrebbe mantenere le promesse fatte lo scorso 18 Maggio (in occasione della Giornata Mondiale Contro l’Omotransfobia) e aprire uno sportello anti discriminazione, organizzare corsi di educazione alle differenze ai dipendenti comunali e nella scuole. Continueremo a offrire tutela giuridica e aiuto psicologico a tutte le vittime di omotransfobia che si rivolgeranno a noi, ma il rispetto non può basarsi solo sul volontariato, mentre politica e istituzioni girano la faccia dall’altra parte”.

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