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domenica 27 giugno 2010

LUCA ERRICO

Ciao a tutti, sono passati quattro mesi da quando sono finite le elezioni qui a Pomigliano d’Arco, le elezioni comunali. Come tutti ben sapete il centro-sinistra ha perso, con tutti i suoi progetti faraonici: le strisce blu, i mega-centri commerciali. E a Pomigliano adesso governa il centro-destra, coalizione che in campagna elettorale si è assunta diversi impegni. Purtroppo dobbiamo già constatare che su uno di questi impegni ha già fatto dietrofront. Parliamo dell’impegno di trasmettere tutte le sedute del Consiglio comunale in diretta via web. Vediamo l’impegno preso dall’allora candidato sindaco Lello Russo durante la campagna elettorale e confrontiamolo con quanto detto al primo Consiglio comunale tenutosi ad inizio giugno. Prima dice: “…La prima cosa è che i consigli comunali devono essere trasmessi nelle case dei cittadini, su questo non transiggo. Se io dovessi essere Sindaco ognuno di voi avrà la possibilità di ascoltare i vostri rappresentanti e di valutare ciò che fa l’amministrazione.” Dopo, eletto Sindaco, dice: “…Onde dare la più ampia visibilità dell’azione amministrativa favoriremo tutte quelle associazioni o televisioni che vorranno trasmettere sia via web che per tv i nostri Consigli comunali.” Siamo passati da: “l’Amministrazione comunale trasmetterà le dirette del Consiglio comunale a l’amministrazione favorirà chiunque voglia trasmettere il Consiglio comunale”. Ma le dirette del consiglio comunale e quindi la trasparenza del consiglio stesso non può essere delegata a un’associazione, a un movimento o a chicchessia. La sensibilità deve appartenere all’amministrazione comunale e devono provvedere loro a offrire questo servizio alla cittadinanza. Anche perchè, pensate che, in occasione dell’ultimo Consiglio comunale che abbiamo ripreso, c’erano circa mille persone che seguivano la diretta e ci saranno state al massimo trecento persone all’interno dell’aula consiliare. Quindi, se anche quest’amministrazione non riesce a capire l’importanza di questo servizio, che i consiglieri comunali continuassero pure a parlare solo per ascoltarsi. Evidentemente la trasparenza non è un punto fondamentale per l’attuale amministrazione! E’ invece fondamentale fare passerella dinanzi alle telecamere per sostenere un referendum imposto da un’azienda, la Fiat, ai lavoratori, ai quali ha chiesto se morire di fame o lavorare senza diritti. Quest’amministrazione comunale, il Sindaco e tutte le istituzioni che sono scese in campo per appoggiare questo referendum non rappresentano nessuno perchè sono ideologizzati e fanno una battaglia di classe favorendo il più forte. Ci vadano loro in catena di montaggio a quelle condizioni!

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