_

                                             

venerdì 3 settembre 2010

Messina, il personale è obiettore, donna abortisce feto in water dell’ospedale

Un altro caso di malasanità incombe su Messina. Dopo la lite tra due medici avvenuta all’interno della sala parto del Policlinico della città siciliana, adesso una nuova orribile storia viene alla luce.Ma questa volta non sono i medici stessi ad aver causato il problema, proprio perché i medici non erano presenti.La vicenda risale all’otto giugno scorso quando una 37enne, dopo un’ecografia, programma un aborto terapeutico per gravi malformazioni del feto. Pochi giorni dopo, quindi, la donna ritorna in ospedale per il ricovero e la stessa notte, tra l’11 e il 12, iniziano le contrazioni.



In preda al dolore, la donne chiede assistenza al personale medico e paramedico ma non riceve nessun aiuto. Al contrario un infermiere l’ha avvisata che i medici di guardia non potevano intervenire in quanto “obiettori di coscienza” e quindi contrari all’aborto.La donna, quindi, avrebbe dovuto aspettare l’arrivo del medico del turno successivo, che sarebbe giunto solo in mattinata. Ma le contrazioni ormai erano troppo forti e nel bagno dell’ospedale, con l’aiuto della madre, ha partorito il feto nel water.Il giorno seguente, tornata a casa, ha presentato denuncia in Procura. La sua ricostruzione ha dell’incredibile: “Dopo circa dieci minuti dalla somministrazione delle Spasmex, intorno alle ore 1:00-1:15, mentre mi trovavo in bagno, accudita da mia madre, ho partorito il bambino nel water. Solo mia madre ha visto la placenta con dentro verosimilmente il bambino, io, al contrario, scioccata per quanto accaduto non ho compreso più nulla e mi sono distesa sul letto in lacrime ed inorridita per l’incubo che stavo vivendo. Dopo poco è finalmente intervenuto il personale infermieristico che, dopo un attimo di perplessità ed incredulità, ha provveduto a recuperare il corpo del bambino poco prima da me espulso involontariamente nel gabinetto”.Dopo due mesi è arrivato il verdetto: il sostituto procuratore Liliana Todaro ha emesso sette avvisi di garanzia per medici e infermieri di turno quella notte che, in un modo o in un altro, hanno partecipa

Nessun commento:

Posta un commento