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giovedì 12 agosto 2010

Ostruzionismo contro la legge ammazza fringuelli. Veneto, fermata la caccia in deroga

Sorpresa. Fermata la caccia in deroga in Veneto. Non è stata approvata dal Consiglio regionale la legge detta "ammazza fringuelli" che consentiva ad ogni cacciatore di impallinare 320 fra storni, fringuelli eccetera facendo uno strappo alle regole (una deroga appunto) rispetto alle norme europee..

La legge ammazza fringuelli non è stata neanche bocciata, se è solo per quello: ma l'opposizione ha fatto ostruzionismo presentando tonnellate di emendamenti, e tre giorni di dibattito non sono neanche lontanamente bastati per smaltirli.

Ora tutti in vacanza, il Consiglio regionale riprenderà l'esame degli emendamenti in settembre, ma ben difficilmente potrà votarli tutti prima dell'inizio della stagione venatoria. E dunque probabilmente in Veneto non ci sarà caccia in deroga. Ora vi racconto meglio come è andata.

La caccia in deroga è ammessa dall'Europa in particolari circostanze (tipo prevenire danni gravi all'agricoltura) e per un limitato numero di esemplari.

L'Italia è stata condannata in luglio dalla Corte Europea per la, diciamo, generosità interpretativa delle deroghe. E' in corso un altro procedimento contro l'Italia proprio per via della caccia in deroga in Veneto

Ciononostante la Commissione Agricoltura della Regione Veneto ha approvato in luglio una proposta di legge che consentiva ad ogni cacciatore di uccidere "in deroga" 320 fra fra storni, fringuelli, prispoloni, prispole, frosoni e peppole.

Favorevoli in commissione Lega, Pdl, Udc. Astenuto il Pd. Contraria solo l'Italia dei Valori. Cacciatori plaudenti ad "una forma di caccia fortemente legata alle tradizioni venatorie venete".

L'approvazione definitiva doveva venire dal Consiglio regionale. Era data per scontata, visto le forze degli schieramenti. Invece l'opposizione ha giocato la carta dell'ostruzionismo.

ll Pd ha presentato circa mille emendamenti; l'Italia dei Valori ne ha presentati 1500; altrettanti la Federazione della Sinistra. Tutti da discutere e votare uno per uno, prima del voto complessivo sulla legge.

Tre giorni di dibattito in Consiglio Regionale sono bastati per discutere appena una sessantina di emendamenti. Finite le ferie, il Consiglio regionale dovrà dibattere e votare tutti gli altri.

Lac (Lega abolizione caccia) e Lav (Lega anti vivisezione) esultano e ritengono che non esistano più i tempi tecnici per approvare la caccia in deroga.

C'è tuttavia la possibilità che la caccia in deroga venga introdotta da una delibera della Giunta regionale. In questo caso Lac e Lav annunciano che presenteranno ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale). Ritengono che la bocciatura europea dell'Italia per la caccia in deroga indurrà il Tar ad annullare l'eventuale delibera.

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