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domenica 18 luglio 2010

Bacio gay e il bagnino minaccia la multa

Baciarsi in riva al mare, dietro le spalle le dune della riserva naturale. Spiaggia libera della Lecciona, giovedì di vacanza per due gay trentenni, milanesi e innamorati. «Ma che fate? ci sono le famiglie...». Il bagnino apostrofa i due. Segue discussione, e il guardiaspiaggia ventila una possibile «multa». Perché due maschi, questo il nocciolo della reprimenda, non si baciano in pubblico.

La storia fa rapidamente il giro della comunità omosessuale, tra i locali della Marina. «È inaccettabile - commenta Alessio De Giorgi, titolare del MamaMia e direttore del portale "Gay.it" -: chiediamo che il Comune revochi l'incarico alla società che gestisce il servizio di guardiaspiaggia». In vista, per domenica, anche un appuntamento di protesta: «Stiamo pensando di organizzare un "kiss-in" alla Lecciona», annuncia De Giorgi.

«Il bagnino mi ha spiegato di essere intervenuto perché c'erano i bambini, le famiglie...». A confermare l'accaduto è Pierluigi Teani, massese, titolare della "Blu service", società individuale cui il Comune di Viareggio ha dato in affidamento diretto il servizio di vigilanza in mare sulla spiaggia libera più bella della Versilia. «D'altra parte - prosegue Teani - il mio personale ha anche l'incarico di controllare che in riva al mare non avvengano atti che siano fuori posto».

Ciò detto, continua Teani, «ho detto ai ragazzi di non esagerare. Ho spiegato che le famiglie lo sanno quello che trovano in quella spiaggia...». I due ragazzi redarguiti - dice De Giorgi - «hanno raccontato l'accaduto stupiti. Sapevano di essere nella Versilia "friendly" con la comunità omosessuale e invece si sono sentiti umiliati davanti a tutti».

L'invito di Teani è ad abbassare i toni: «Non mi sembra il caso di fare scintille - continua -: nessuno ha voluto offendere nessuno. Se vogliono le scuse, faremo le scuse. In fin dei conti i nostri ragazzi hanno solo il limite di non aver capito l'atmosfera del posto. Non conoscono ancora l'ambiente... Posso garantire che non accadrà più».

La Lecciona, però - sottolinea De Giorgi - «non è come la descrive Teani. È una spiaggia libera, all'interno di una riserva naturalistica, frequentata da stranieri, italiani, turisti ospiti dei camping. Singoli, etero, gay, lesbiche, famiglie, bambini, viareggini. In una pacifica convivenza. Da sempre».

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