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sabato 24 luglio 2010

Stampa libera? In profumeria

Qualche giorno fa sono capitata in un negozio della catena Acqua & Sapone, sapete, dove si comprano gli shampoo e i bagnoschiuma. La cassiera mi ha infilato nella busta una copia del loro omonimo mensile gratuito. Tornata a casa, l'ho buttato su un ripiano e lasciato lì, convinta che si trattasse della solita pubblicazione pubblicitaria piena di attrici truccate così e cosà e divi della TV che svelano segreti di bellezza.

Mi sbagliavo di molto. L'ho cominciato a sfogliare distrattamente stamattina in attesa del caffé, e sono rimasta abbastanza sbalordita. Tra le pagine di pubblicità per rossetti e deodoranti, mi sono imbattuta in lunghi articoli su:

- Lo sfruttamento dei lavoratori nelle miniere sudafricane;

- Il problema della marea nera nel Golfo del Messico;

- L'imbroglio del vaccino H1N1;

- I depositi di scorie nucleari (titolo: "Nucleare sicuro? Controllava Scajola!");

- I danni delle merendine sui bambini;

- Un reportage dalle favelas brasiliane;

- La casta che vuole privatizzare l'acqua.

Sul loro sito si trova un sacco di roba dello stesso tenore. Veline? Zero. Grandifratelli? Zero. Ora io mi chiedo: questo è un giornale gratuito destinato alle massaie che fanno la spesa, distribuito solo in un supermercato di detersivi. E in un solo numero trovo toccati i più sostanziali argomenti del momento storico che viviamo, raccontati con dovizia di particolari e soprattutto senza peli sulla lingua. Non solo: a differenza dei giornali più blasonati, Acqua & Sapone fa una specie di 2.0 e pubblica anche articoli dei lettori.

Queste persone, che non so chi siano, stanno rendendo un servizio. Stanno compiendo il loro dovere di giornalisti raccontando fatti alla gente. Conosco più di un giornalista con la puzza sotto il naso che ne riderebbe, di colleghi che lavorano per un free press da profumeria: eppure gli stessi probabilmente non scriverebbero mai di merendine, per tema di perdere pubblicità, e non si sognerebbero neanche di dedicarsi alle scorie nucleari o all'acqua privatizzata, per non pestare i piedi ai potenti.

La dignità dei giornalisti, la libertà di stampa, la schiena dritta, la capacità e la voglia di raccontare in questo disgraziato Paese sono molto difficili da reperire. Qualche volta, però, li trovate nascosti in uno scaffale della profumeria... e non so se è una buona notizia.

Sei una Persona, non un target di clientela, di audience o di elettorato. Perciò meriti un'informazione sana, rispettosa delle persone e della verità. Anche quella che non trovi nei TG. Senza gossip, reality, vip, scandalismo e sfruttamento del dolore.

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