FIRENZE. Dopo la denuncia di Legambiente e di tutta la Task force Ogm sul campo di mais transgenico nel comune di Fanna in provincia di Pordenone, è arrivata la conferma da parte di Greenpeace che ha fatto analizzare, da un laboratorio certificato, dei campioni prelevati nei giorni scorsi. Si tratta di MON810, un mais Ogm brevettato dalla statunitense Monsanto. «Greenpeace ha scoperto in pochi giorni quello che le autorità avrebbero dovuto dire da tempo, rivelando la fonte della contaminazione transgenica. Siamo di fronte a un atto assolutamente irresponsabile oltre che illegale- ha denunciato Federica Ferrario, responsabile della campagna Ogm dell'associazione ambientalista - Il mais è già completamente fiorito e da giorni sta disseminando il proprio polline sui campi adiacenti e su una vasta area, trasportato dal vento e dagli insetti».
Greenpeace ricorda che il campo Ogm in Friuli viola il Decreto Legislativo 24 aprile 2001, n. 212, che prevede il rilascio di una specifica autorizzazione per la loro semina, in assenza della quale è prevista la pena dell'arresto da sei mesi a tre anni o dell'ammenda fino a 51.700 euro. Inoltre il Decreto firmato lo scorso aprile dai Ministri di agricoltura, salute e ambiente, vieta in modo specifico di coltivare mais Ogm MON810 in Friuli. Tali disposizioni mirano a garantire i prodotti tradizionali e biologici dalla contaminazione con quelli transgenici e a evitare un danno all'ambiente.
«Il Procuratore di Pordenone, Antonio Delpino - ha continuato Ferrario - non può più perdere un solo minuto di tempo e deve porre fine a questa incomprensibile dilazione dei tempi. Va incriminato il responsabile di questa violazione e chi l'ha aiutato, e bisogna iniziare la conta dei danni legati a questo atto scellerato, che non devono certo ricadere sugli agricoltori onesti o sugli Enti pubblici» ha concluso l'esponente di Greenpeace. L'associazione ambientalista si attende ora un intervento immediato del ministro dell'Agricoltura, Giancarlo Galan, a difesa degli agricoltori friuliani, e del ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, a difesa della biodiversità del nostro Paese.
Nessun commento:
Posta un commento