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domenica 18 luglio 2010

Finora 660mila in cassa integrazione. E per la Cigl la situazione peggiorerà

Sono oltre 660mila i lavoratori che dall'inizio dell'anno sono stati messi in cassa integrazione, con pesantissime ripercussioni sui redditi che nel primo semestre sono stati decurtati di 2,4 miliardi di euro.
Secondo il rapporto di giugno dell'Osservatorio Cig del dipartimento Settori produttivi della Cgil Nazionale, la situazione produttiva italiana è drammatica ed è destinata a peggiorare. L'analisi ha anche ricalcolato il tasso di disoccupazione: se si comprendono i lavoratori "inattivi", si passa dal 9,1% certificato dall'Istat per il primo trimestre 2010 al 12,1%.

Il rapporto della Cgil parla chiaro: ad aumentare è soprattutto la cassa integrazione "in deroga" (Cigd), ovvero quella che estende gli ammortizzatori sociali ai lavoratori che finora non erano tutelati. Le ore di Cigd da maggio a giugno sono aumentate del 7,30%, e questo dato rappresenta il valore più alto degli ultimi 18 mesi. Per quanto riguarda il primo semestre 2010, invece, l'aumento tendenziale è stato del 637,51%, per un totale di 155.497.686 ore di Cigd. Quanto al tiraggio, il rapporto precisa che le ore effettive registrate nei primi quattro mesi (215.635.882) - pari a 336.931 lavoratori a zero ore - hanno già raggiunto il valore delle ore utilizzate nei primi sei mesi dello scorso anno, segnando così un peggioramento di circa il 30% sul consumo effettivo di Cig sul 2009.

L'Osservatorio della Cgil sottolinea come il ricorso alla Cig a giugno sia calato rispetto a maggio (-11,39%), con un volume di ore pari a 103.545.689, mentre il primo semestre del 2010 ha fatto registrare un +71,21% rispetto al primo dello scorso anno, attestandosi a una richiesta di 636.140.849 ore di cassa integrazione.

"Il rapporto - spiega il segretario confederale della Cgil, responsabile del settore Industria, Vincenzo Scudiere - dimostra come la crisi produttiva sia grave e la manovra economica non faccia altro che ampliare i rischi di peggioramento delle condizioni di reddito e sociale delle famiglie". Secondo Scudiere, "servono urgentemente interventi da parte del governo anche a fronte degli effetti determinati dalla manovra economica, che riducono gli spazi e le possibilità di finanziamento da parte delle Regioni".

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