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venerdì 9 luglio 2010

L’Aquila, il sindaco Cialente: abbiamo bisogno di soldi e ci prendono a manganellate

Durante la manifestazione di ieri, in cui i terremotati dell’Aquila sono stati tenuti lontani con la forza dal Palazzo e accolti da uno schieramento di forze dell’ordine che neanche un esercito nemico, abbiamo incontrato il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, che ci ha parlato con straordinaria franchezza.

In sintesi ci ha detto: non c’è una lira. Non ci sono i soldi per l’emergenza, che è ancora in atto visto che sono molti i nuclei familiari ancora in sistemazioni precarie. Non ci sono i soldi per cominciare la ristritturazione della case A e B. Per pagare l’autonoma sistemazione, cioè il contributo per i cittadini che “si arrangiano da soli”, il Comune della città ha dovuto anticipare i soldi al Commissario per l’Emergenza Terremoto. Non ci sono soldi nemmeno per la ricostruzione della Questura, considerata una priorità, perchè simbolo dello Stato. Non ci sono i soldi per la ricostruzione del Centro storico, che è completamente ferma. E la popolazione, esausta, non hai soldi per tornare a pagare le tasse.

E’ un Palazzo che incontra i cittadini solo per le passerelle. Di fronte al dissenso PACIFICO non sa fare di meglio che rispondere con lo scontro.

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